Microinsurance: una forza dirompenteMicroinsurance as a Disruptive Force

“L’espansione della industry assicurativa verso nuovi mercati rappresenta una straordinaria opportunità, ma, allo stesso tempo, anche una grandissima responsabilità.
“The extension of insurance to new markets represents  a tremendous opportunity and a tremendous responsibility.
Ci sono persone che non hanno mai avuto la possibilità economica di accedere a quelle che per noi sono coperture assicurative consuete. Di conseguenza, è assolutamente necessario che, quando queste persone stipulano un’assicurazione per la prima volta, abbiano un’esperienza positiva del prodotto e dei suoi vantaggi. Un’assicurazione è come un paracadute: se quando ti serve non c’è, non avrai molte chance di utilizzarla in futuro. L’obiettivo è creare una “cultura dell’assicurazione”. Le persone che hanno un reddito esiguo devono capire che l’assicurazione è parte integrante del loro set di strumenti per la gestione del rischio.” (Craig Churchill, Chairman of the Microinsurance Network)

Poche famiglie povere hanno accesso alle assicurazioni “tradizionali” per proteggersi da rischi quali la morte del capofamiglia, una grave malattia, la perdita di beni come il bestiame o la casa. Questi sinistri sono particolarmente traumatici per le famiglie povere che diventano ancora più vulnerabili e sempre meno in grado di assorbire le conseguenze finanziare di questi eventi. Supportandoli nella gestione del rischio, invece, la microinsurance può aiutarli a mantenere la solidità finanziaria necessaria per reagire.
Un punto cardine della microinsurance quello di ricerca di differenti modalità per accrescere in maniera significativa il numero di famiglie povere che accedono a coperture assicurative che ne aumentano i vantaggi economici.

[pullquote position=”left”]La definizione di microinsurance (2006) di Churchill afferma che: “la microinsurance è la protezione di persone povere contro rischi specifici in cambio di un pagamento monetario regolare (premio) proporzionato alla probabilità di accadimento e ai costi del rischio considerato[/pullquote].”

Sebbene questo valga in generale per tutte le coperture assicurative, la microinsurance va oltre, cercando di permettere a più individui o a gruppi di persone di condividere e ridistribuire i costi di un rischio all’interno del gruppo stesso. Per questo motivo, la microinsurance si sta diffondendo soprattutto nei paesi in via di sviluppo quali Asia, Africa e America Latina, dove l’assicurazione “tradizionale” è inefficiente o totalmente inesistente.

Mentre le compagnie assicurative tradizionali offrono una copertura per la maggior parte dei prodotti in tutto il mondo, le cooperative ed altre organizzazioni assicurative locali stanno diventando i primi fornitori della microinsurance. La sfida più grande per la microinsurance è offrire un vantaggio reale ai meno abbienti trovando il giusto equilibrio tra un’adeguata protezione e la sua accessibilità.

microinsurance

Approcci innovativi per questo mercato, incluse le tecnologie necessarie, potrebbero essere utilizzati in seguito con successo anche nei mercati tradizionali, dove le compagnie assicurative potrebbero trarre beneficio dalla flessibilità, adattabilità, bassi costi di gestione, ed esperienza diretta in un mercato con dinamiche totalmente differenti dalle nostre. Innovazione di prodotto, prezzo, packaging, distribuzione, processi e tecnologia, solo per citare alcuni aspetti, saranno infatti competenze chiave.
Le compagnie assicurative che offrono prodotti e servizi di microinsurance perseguono obiettivi sia sociali che di business. Infatti, da una parte, essi tutelano le persone più vulnerabili, promuovono l’integrazione economica e salvaguardano il reddito conquistato con fatica. Inoltre, possono guidare l’innovazione e efficientano i costi, generano profitti considerevoli e brand opportunity.

Le dinamiche della microinsurance sono cambiate considerevolmente negli ultimi anni, con risultati molto incoraggianti. [pullquote]Oggi la microinsurance copre mezzo miliardo di rischi a livello mondiale[/pullquote], soprattutto grazie alla collaborazione con i governi nazionali e anche grazie alla partecipazione sempre più attiva delle grandi compagnie assicurative. La crescita della microinsurance è in parte attribuibile anche alla necessità di trovare canali di distribuzione alternativi – inclusi rivenditori, compagnie di servizi pubblici e cellulari, cooperative, sindacati – che fornisco nuovi punti di accesso per raggiungere il target di persone indigenti.

Molte ricerche hanno mostrato un impatto positivo dell’assicurazione sulle vite dei piùpoveri e, più in generale, sulle loro comunità. Per esempio, l’utilizzo dell’assicurazione sulla salute può ridurre il ricorso a spese non rimborsabili e aumentare l’utilizzo dei servizi sanitari. L’assicurazione in ambito danni, d’altro canto, permette alle imprese di assumersi rischi più consistenti e quindi investire di più. Inoltre, numerosi studi dimostrano un nesso causale tra lo sviluppo della industy assicurativa e lo sviluppo dell’economia nazionale grazie ad una valorizzazione monetaria del rischio e al supporto dello sviluppo imprenditoriale. Possiamo affermare quindi che non sia possibile avere un significativo sviluppo sociale ed economico senza la presenza di una industry assicurativa. (Microinsurance Innovation Facility)Formal insurance does not come naturally to persons who have never had it before. Consequently, it is absolutely critical that, when getting insurance for the first time, they have a positive experience with the product and its benefits. Needing insurance is like needing a parachute. If it isn’t there the first time, chances are great that you won’t be needing it again. The objective is to create a culture of insurance. Low-income people must perceive insurance to be one part of their risk management toolkit”. (Craig Churchill, Chairman of the Microinsurance Network)

Few poor households have access to formal insurance that protects against risks such as the death of a family breadwinner, severe or chronic illness, or loss of an asset including livestock and housing. These shocks are particularly damaging for poor households that are more vulnerable and less able to absorb the financial consequences of such an event. By helping low-income households manage risk, microinsurance can assist them to maintain a sense of financial confidence even in the face of significant vulnerability.
A key aspect of the interest in microinsurance is to explore ways of significantly increasing in the number of poor households that have access to insurance while enhancing the benefits.

[pullquote position=”left”]The Churchill definition (2006) states microinsurance is “the protection of low-income people against specific perils in exchange for regular monetary payments (premiums) proportionate to the likelihood and cost of the risk involved.”[/pullquote]

As with all insurance, risk pooling under microinsurance attempts to allow many individuals or groups to pool risks and redistribute the costs of the risky events within the pool. Microinsurance is often found in developing countries, such as Asia, Africa and Latin America, where the current insurance markets are inefficient or non-existent.
While commercial insurers provide the majority of the world’s products, mutual, cooperative and other community-based or community-led insurance organizations are emerging as providers of microinsurance. The greatest challenge for microinsurance schemes is providing real-value for poor households: finding the right balance between adequate protection and affordability.

Microinsurance

Innovative approaches to serve this market, including the required technologies, could afterwards be used with success upmarket, where insurers could benefit from agility, scalability, low operating costs, and the lessons learned by servicing a market with totally different dynamics. Innovation around product, pricing, packaging, distribution, processes, and technology, just to mention a few aspects, will be required skills.
The Insurers offering microinsurance products and services perform both social and business benefits. Indeed, on one hand, they protect vulnerable people, they expand financial inclusion, and safe-guard hard-won income gains. On the other side, they can drive innovation and cost efficiency, generate reasonable profits and brand opportunity.

The dynamic microinsurance sector has changed dramatically in recent years, with many encouraging results. [pullquote]Today microinsurance covers half a billion risks[/pullquote], largely due to collaboration with national governments, but also because of more active interest by commercial insurers. Growth is partly attributed to the emergence of alternative delivery channels – including retailers, utility and cell phone companies, cooperatives, and labour unions – which provide new access points to reach the low-income market.

Many researches have demonstrated a positive impact of insurance on the lives of the poor and, more broadly, in their communities. For instance, health insurance can reduce out-of-pocket expenditure and increase use of health services. Property insurance, on the other hand, allows entrepreneurs to take more risk and invest more in their businesses. Furthermore, various studies demonstrate a causal link between the development of the insurance industry and national economic development by putting a price on risk and supporting entrepreneurship. Indeed, it is not possible to have meaningful social and economic development without insurance.
(Microinsurance Innovation Facility)

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