Gli sviluppi in ambito tecnologico sono ogni giorno sempre più rapidi e l’impatto della tecnologia automobilistica nella industry assicurativa diventerà sempre più importante. Nonostante il futuro sia sempre difficile da prevedere, è possibile ipotizzare quali potrebbero esserne gli impatti.
Advancement in various technologies is being developed faster today than ever. The impact of this technology on the insurance industry will be sooner and greater than most people currently realize.
Nel 2008 era del tutto impensabile pensare ad un auto senza conducente. Invece nel 2012 le macchine driverless di Google hanno percorso più di 300.000 miglia sulle nostre strade. La tecnologia sta facendo passi da gigante e quello che fino a poco tempo fa non era neanche lontanamente immaginabile, ora sta diventando realtà.
L’azienda automobilistica Volvo, conosciuta per l’attenzione alla sicurezza, prevede che per le loro auto entro il 2020 si possano eliminare gli incidenti automobilistici. Anche Nissan ha annunciato piani simili. Sembra che sia stata Google stessa a dare il via alla gara tecnologica nella industry automobilistica e questo contribuirà a velocizzare l’innovazione tecnologica in generale.
Se gli incidenti diminuissero, i sinistri si ridurrebbero. Google stima che si possa eliminare il 90% degli incidenti automobilistici e, sebbene sia difficile credere a questo numero oggi, se i sinistri si riducessero solo del 25%, una polizza assicurativa di $1,000 scenderebbe a $750. Cosa succederebbe, quindi, ai ricavi delle assicurazioni, comprese le provvigioni degli agenti assicurativi?
Queste innovazioni impatteranno pesantemente anche altri settori. Se ci fossero meno incidenti automobilistici, avremmo necessità di meno ospedali, dottori, medicine, carri attrezzi, carrozzerie e officine di riparazione. Quindi come risponderebbero questi settori? Senza contare che la necessità di assicurazione per ognuno di questi attori si ridurrebbe ulteriormente, contribuendo alla decrescita delle compagnie assicurative.
La tematica delle auto totalmente “self-driving” non è comunque più importante di quella relativa alle tecnologie di driver assistance. I sistemi di assistenza al conducente sono già inclusi nelle auto di nuova generazione e potrebbero avere un impatto molto ampio e in tempi molto più brevi sul costo dei sinistri.
Il governo potrebbe incentivare l’uso delle tecnoologie quali black box e back-up camera sulle nuove auto per facilitare il controllo assicurativo e per ridurre la necessità di costruire o ampliare le strade. E’ anche possibile che nazioni come Cina o Brasile adottino questi sistemi prima di altri: come industry bisognerebbe, quindi, iniziare a pensare a questi temi fin da subito perché siccome non è un’evoluzione che possiamo impedire, dobbiamo pensare a come adattare i nostri modelli di business. Negli ultimi cinque anni c’è stato un aumento dei fallimenti delle compagnie che non erano in grado di guardare al futuro e prevedere le evoluzioni del mercato e adattarsi alle nuove situazioni.
Daniel Burrus, nel suo libro “Technotrends: How to Use Technology to Go Beyond Your Competition” sostiene che “Se deve essere fatto, sarà fatto e se non lo fai tu, lo farà qualcun altro”.
Per questo motivo la industry assicurativa dovrebbe guidare le innovazioni, ci sarà qualcun altro a farlo. (Steve Anderson, Linkedin Page)
Articolo suggerito da
Michele Giacomelli (RGI Group)
In 2008, a driverless car could go about two miles on a closed course. In 2012, Google’s driverless cars logged over 300,000 miles on actual roads. The technology appears to be developing faster than most realize.
Volvo – known for auto safety – predicts they will be able to eliminate crashes for anyone driving its cars by 2020. That’s less than seven years from today. Nissan has also announced similar plans. It seems that Google has sparked a technology development race in the auto industry, and this will spur rapid technology innovation.
If accidents are reduced, claims will drop. Google predicts it can eliminate 90% of auto accidents. While this number is hard to believe today, even if the drop is only 25% of today’s level, a $1,000 car insurance policy would drop to $750. What happens to industry revenue including insurance agents’ commissions?
This advance will disrupt other industries. If there are fewer accidents, we will need fewer emergency rooms, hospitals, doctors, prescriptions, tow trucks, collision repair shops, and replacement automobiles. How will each of these industries respond? And the need for insurance for each of these industries will be reduced further, affecting insurance agents and carriers. A full self-driving car may be less of an issue in the near future than driver assistance safety technology. These systems are already being included in new cars and may have a much larger, and earlier, impact on claims cost.
The government could be pushing the use of black boxes and back-up cameras in new cars to help control health insurance cost and to reduce the need for new roads and road expansion. That will accelerate adoption. It may be that countries outside the United States will adopt this faster than here. Think about China and Brazil. As an industry, we should begin thinking and talking about these issues now. While this is not a trend we can stop, we could start thinking about how to adapt. In the last five years, there has been a continued progression of companies that have gone out of business because they were not able to look into the future and take appropriate steps to adapt.
Daniel Burrus, in his book “Technotrends: How to Use Technology to Go Beyond Your Competition”, said, “If it can be done it will be done. If you don’t do it, someone else will.”
Thus the insurance industry should be leading innovation in this area. Because if we don’t, someone else will. (Steve Anderson, Linkedin Page)
Article suggested by
Michele Giacomelli (RGI Group)