[:it]Fino a pochi anni fa la digitalizzazione era la nuova frontiera del business e veniva identificata con un generico rinnovamento dei sistemi informatici. Con il passare del tempo la buzzword Digital ha acquisito concretezza e nuove sfumature e, quando oggi ne parliamo, ci riferiamo sempre più spesso ad una vera e propria trasformazione dell’azienda verso nuovi modelli di economia e organizzazione.
Anche l’industry assicurativa ha subito gli effetti di questo trend e infatti la maggior parte delle compagnie assicurative italiane ritiene che la digitalizzazione rappresenti un key driver per lo sviluppo del business. La direzione è chiara, ma il lavoro da fare è considerevole, visto che le Compagnie che ne hanno completato l’attuazione sono decisamente meno, solo il 5% secondo uno studio condotto nel 2015 da Celent, Oliver Wyman Group, in collaborazione con RGI, società leader in EMEA nella produzione di software per le assicurazioni.
Eppure quello che emerge sempre più chiaramente dagli scenari attuali è un cliente assicurativo maturo per beneficiare di servizi digitali oltre a quelli tradizionali, disponibile a condividere con le Compagnie alcuni dati specifici sulla propria vita privata e con aspettative molto alte nell’utilizzo delle Smart technologies.
Al contempo però, sempre secondo uno studio di Celent e RGI condotto meno di un anno fa, più della metà del campione di assicurati intervistati era convinto del fatto che il comparto assicurativo fosse ancora indietro rispetto ad altri settori industriali nello sviluppo e utilizzo di ciò che il progresso tecnologico mette a disposizione, quando in realtà la digital transformation è in cima all’agenda di tutte le Compagnie da anni. Quindi la digitalizzazione e le nuove tecnologie come Big Data, IoT, machine learning e artificial intelligence offrono in questo senso alle Compagnie assicurative una chiave d’accesso straordinaria per colmare il gap, anche relazionale, con l’assicurato e cambiare così l’immagine della industry assicurativa.
Oggi le compagnie hanno infatti la possibilità di ‘app-ificare’, cioè rendere fruibile tramite app sfruttando le potenzialità dell’omnicanalità e dei device mobili, il contatto quotidiano con l’assicurato su un oggetto che il consumer si porta dietro tutto il giorno, cioè il suo smartphone. La trasformazione digitale che sta avvenendo nel settore assicurativo può essere una grande opportunità di sviluppo anche in funzione del ruolo sociale degli assicuratori, che possono contare sul supporto e sull’expertise di società come RGI, che ha come mission la digitalizzazione del settore assicurativo e che da 30 anni è partner d’eccellenza delle Compagnie, con cui approfondirà gli scenari evolutivi futuri del comparto nel corso dell’Annual Assicurazioni de Il Sole 24 Ore del prossimo 6-7 Novembre.[:]