[:it]Un mix di generazioni chiamato Generazione C[:]

[:it]Sebbene negli ultimi anni l’attenzione sembra essere focalizzata sulla conquista della Generazione Y, più comunemente conosciuta come Millennials, che viene identificata come il target di riferimento per tutti i più grandi brand a livello mondiale, un altro gruppo di consumatori sta guadagnando l’interesse del mercato, quello appartenente alla cosiddetta “Generazione C”.

La Generazione C venne definita già nel 2012 da Brian Solis, analista presso la società di consulenza Altimeter Group, come la generazione dei consumatori sempre connessi, riferendosi a qualsiasi persona senza limiti di età, sesso, etnia, condizione sociale o economica, che “abbraccia la tecnologia, dai social network all’intelligenza artificiale, conducendo una vita influenzata dal digitale”.

In questo senso, le persone che rientrano in questa categoria sono di fatto accomunate dalla mancanza di caratteristiche socio-demografiche distintive, che permettono agli utenti di rientrare nei classici target predefiniti. Non più, quindi, generazioni X, Y e Z, ma un mix di individui appartenenti a questi gruppi che di fatto hanno sviluppato un life style orientato alle connessioni. La generazione C riunisce una nuova tipologia di consumatori che occupano una fetta di mercato destinata ad allargarsi.

Come possono quindi i brand raggiungere questo target? Per prima cosa, a livello comunicativo, risulta di fondamentale importanza concentrarsi sulla creazione di contenuti social originali e di qualità: un meme che diventa virale su Twitter, la scelta del giusto influencer, lo stimolo del word-of-mouth su Facebook sono tutte tecniche utili per stimolare engagement tra la Gen C.

Oltre a questo aspetto, bisogna tenere conto di quelle che sono le loro attitudini ed esigenze: i consumatori della Generazione C sono individui che confrontano i prezzi di beni e servizi e cercano online i commenti, contribuiscono attivamente scrivendo recensioni e condividono le loro esperienze sui social; è quella fascia della popolazione tecnologicamente più evoluta, attentissima anche ai dettagli tecnici della user experience e che si aspetta di concludere le transazioni sia nello shop virtuale che reale utilizzando il pagamento da mobile.

“La generazione C è quella che decide e deciderà sempre più le sorti dell’Ecommerce e del commercio tradizionale: la sfida del business dei prossimi anni consisterà proprio nel fornire esperienze soddisfacenti a tale categoria di consumatori”.

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