FATCA: firmato a Roma l’accordo tra Italia e Stati UnitiFATCA: intergovernmental agreement has been signed between Italy and the United States

Lo scorso 10 gennaio, il ministro dell’Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, e l’ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, John R. Phillips, hanno firmato a Roma l’accordo intergovernativo per l’attuazione del Foreign Account Tax Compliance Act.

On January 10th, the Italian Minister of Economy and Finance, Fabrizio Saccomanni, and the U.S. ambassador to Italy, John R. Phillips, signed the intergovernmental agreement, the “Foreign Account Tax Compliance Act”, to implement provision of U.S. law.

La normativa statunitense, in acronimo “FATCA”, è stata adottata per contrastare l’evasione fiscale di contribuenti americani all’estero ed entrerà in vigore a pieno regime dal 1 luglio 2014.
Risale all’8 febbraio 2012 la dichiarazione congiunta con cui i governi Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito da un lato, e Stati Uniti dall’altro, si sono impegnati a [pullquote position=”right”]collaborare per adottare un approccio comune finalizzato ad applicare FATCA attraverso accordi bilaterali e lavorare con altri Paesi, insieme all’Unione Europea e all’Ocse[/pullquote], per un modello comune di scambio automatico di informazioni.

Il fulcro dell’accordo intergovernativo tra Italia e Stati Uniti per l’attuazione del Fatca sta nello scambio automatico di informazioni di natura finanziaria su basi di reciprocità.
La cooperazione riguarderà i conti detenuti negli Stati Uniti da soggetti residenti in Italia e quelli detenuti in Italia da cittadini e residenti americani. I dati identificativi del titolare del conto, il numero di conto, l’istituzione finanziaria che effettua la comunicazione, il saldo o il valore del conto saranno gli elementi oggetto dello scambio di informazioni cui si aggiungeranno dal 2015 altre informazioni, tra cui l’importo totale lordo degli interessi o dei dividendi.

Un passaggio atteso e importante, perché l’adesione all’accordo bilaterale prevede l’applicazione del regime semplificato per gli intermediari finanziari in alternativa alla normativa emanata dagli Stati Uniti il 17 gennaio 2013 (Final Regulations). [pullquote position=”right”]La normativa Fatca, infatti, è stata varata dagli Usa per contrastare l’evasione fiscale da parte dei propri contribuenti che utilizzano veicoli esteri per gli investimenti delle somme distratte al fisco locale[/pullquote] e prevede che gli intermediari finanziari stranieri (banche, assicurazioni vita, società di gestione del risparmio, sim e broker) identifichino e segnalino all’autorità fiscale i propri clienti aventi residenza fiscale statunitense.

In Italia gli intermediari dovranno essere in grado di garantire la compliance alle regole Fatca con un adeguato e strutturato presidio di governance. Oltre ad essere in grado di identificare tutti i clienti con un rapporto in essere o in fase di sottoscrizione classificando gli eventuali soggetti fiscali Usa per i quali nasce l’obbligo di segnalazione, dovranno anche intercettare tutti i cosiddetti “cambi di circostanza” della clientela già identificata che possano modificare la classificazione e trasformare un cliente “extra-Usa” in un soggetto fiscale statunitense. Infine, dovranno applicare ai soggetti finanziari non partecipanti a Fatca la ritenuta del 30% sulle transazioni aventi redditi certi di fonte Usa denominate Fdap (Fixed or determinable annual or periodical).

Per quanto riguarda il mercato insurance, l’espressione «compagnia assicurativa specifica» presente nella normativa include qualsiasi compagnia assicurativa (o holding di una compagnia assicurativa) che rilascia contratti assicurativi ed emette polizze assicurative a contenuto finanziario. Il ramo Danni e quello previdenziale sono escluse dal campo di applicazione della FATCA .

FATCA

A fronte della reciprocità dei flussi informativi, l’accordo intergovernativo prevede anche una serie di benefici. Tra questi l’esenzione dalla ritenuta del 30% sui pagamenti di fonte statunitense, la rimozione dei principali ostacoli giuridici legati alla protezione dei dati, la semplificazione e la minimizzazione degli oneri di adempimento per gli intermediari finanziari italiani, che dovranno interfacciarsi soltanto con l’Amministrazione finanziaria nazionale e non con l’Amministrazione finanziaria statunitense.

È evidente come tutto questo si tradurrà in un potenziamento dello strumento dello scambio automatico delle informazioni in ambito internazionale.
The U.S. law, in acronym ” FATCA“, has the aim to contrast tax evasion of U.S. taxpayers abroad and will come into force starting from July 1st, 2014.

The joint statement between France, Germany, Italy, Spain and the United Kingdom on the one hand, and the United States on the other, dates back to February 8th, 2012. [pullquote position=”right”]They have indeed pledged to work together to adopt a common approach intended to apply the FATCA through bilateral agreements and working with other countries, together with the European Union and the OECD[/pullquote] (“Organisation for Economic Co-operation and Development”), to adapt FATCA rules to a common model for the automatic exchange of information.

The cornerstone of the intergovernmental agreement is the automatic exchange of financial information on the basis of a reciprocity principle. Such cooperation shall include accounts held in the United States by customers resident in Italy and those held in Italy from U.S. citizens and residents. The aim is to exchange information such as the identification data of the account holder, the account number, the financial institution involved, the account balance or value of the items. As of 2015, other information will be added, including the total gross amount of interests or dividends.

This is an awaited and important step as the adherence to the bilateral agreement requires the application of a simplified procedure for financial intermediaries as an alternative to the regulations issued by the United States in January 17th, 2013 (Final Regulations). [pullquote position=”right”]The FATCA law was indeed enacted by the U.S. to fight tax evasion by taxpayers who use foreign entities to invest funds diverted from the local taxes, and it requires foreign financial intermediaries[/pullquote] (banks, life insurances, asset management companies, Sim and brokers) to identify and report their subjected customers to U.S. tax resident customers.

In Italy, intermediaries should be able to ensure the compliance to the FATCA law with an adequate and structured governance. They should be able to identify all customers / prospects classified as U.S. fiscal subjects and they should also intercept the so-called “change of circumstances” of customers that could change the classification as an “extra-USA” customer in a U.S. taxpayer.
They must then apply to financial entities not participating in the FATCA law a 30% fee on transactions having originally U.S. incomes, denominated Fdap (Fixed or determinable annual or periodical).

In particular, as “insurance company”, the term includes any insurance company (or holding of an insurance company) that issues insurance policies with financial content. The P&C lines of business and pensions are excluded from the scope of FATCA .

FATCA

The intergovernmental agreement also provides several benefits. These include exemption from withholding tax of 30 % on payments of U.S. origin, the removal of the main legal obstacles related to data protection, the simplification and minimization of the burden for the Italian financial intermediaries, which will interface only with the national tax authorities and not with the U.S. tax authorities.

It is clear that this will result in a strengthening of the instrument of the automatic information exchange in the international arena.

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